A molte persone piace fumare e, per quanto i medici consigliano di smettere e di diminuire, soprattutto quando si è a rischio con la salute, non si smette. Tra l’altro, spesso, sono i medici stessi i primi fumatori, fumatori consapevoli.
Siamo talmente abituati a sentire consigli sullo smettere o diminuire le sigarette e così abituati a vedere, trasgredire le regole per una buona salute, campagne di marketing aggressive sugli stessi pacchetti di sigarette e, a vedere scherzare le persone sul vizio di fumare che ne sottovalutiamo le conseguenze che comporta, che sono numeri: di morti ad esempio con cancro ai polmoni, di persone con problemi respiratori o cardiaci causati dal fumo eccessivo, dalla dipendenza rovinosa causata da nervosismo, stili di vita sbagliati, depressione, solitudine e ansia sociale o di prestazione. Il numero di giovani e minorenni che fuma più di un pacchetto di sigarette è alto, si inizia nelle scuole per imitazione, nascondendosi solo inizialmente dai genitori che poi non riusciranno più a contrastare questo vizio che oltre a danneggiare la salute rappresenta, contato negli anni, un salasso economico.
Conoscere come agiscono nicotina e tabacco sulle nostre emozioni
Ma perché fumare piace tanto? Agiscono insieme nicotina e tabacco che producono in quella minima quantità contenuta nella sigaretta delle sostanze che producono piacere e agiscono sul cervello donando sicurezza e piacere, rilassatezza o energia a seconda dello stato d’animo della persona. C’è poi l’abitudine del gesto, la condivisione con gli amici, l’unione ad altri usi e costumi, ad esempio caffè e sigaretta.
Tutti diventano dipendenti dalla sigaretta, è parte della reazione innescata dalla nicotina e dal tabacco insieme ma è anche la reazione della persona che influisce. La dipendenza da nicotina va analizzata nell’arco di sette giorni (dai tre ai sette), solo dopo tre settimane l’alcaloide viene espulso o assorbito dal corpo umano. I sintomi di astinenza che portano a cercare la nuova sigaretta o il pacchetto, causano nervoso, ansia, attacchi di pianto e manie, tutti sintomi variabili da persona a persona, spesso sono legati alla mente più che al corpo che a livello fisico non sente più il bisogno di nicotina dopo una settimana.
Per molti pazienti che vogliono smettere di fumare è impossibile non seguire anche un percorso di counseling o di psicoterapia. L’agopuntura che è una tecnica medica cinese conosciuta e dagli effetti riconosciuti efficaci, si lega a questo principio proprio per i suoi fondamenti: sono mente e corpo insieme ad affrontare la dipendenza dal fumo e insieme vanno curati per dimenticare per sempre le sigarette.
Cos’è l’agopuntura
L’agopuntura viene considerata non scientifica e non verificata, è però affidabile e affianca sia la medicina occidentale sia discipline mediche ad ampio raggio e sistemiche. L’agopuntura agisce attraverso aghi specifici sui flussi energetici che scorrono nei meridiani, vasi sanguigni o arterie. La stimolazione degli aghi è però più superficiale e non agisce mai in profondità.
Chi pratica l’agopuntura per smettere di fumare sa che l’operatore agisce molto per sensibilità, il paziente dovrà riportare se ha dolore o fastidi, se sintomi o malesseri sono diminuiti migliorando la situazione. Si tratta di un’interazione medica e personale importante, un’empatia che affianca il lavoro di ascolto del consulente o professionista che si occupa della parte psicologica e emotiva.