Suggestione moresca in pratica
Per mantenersi, Gaudì, lavorava presso gli studi di alcuni architetti già durante la scuola di architettura, affinando la pratica progettuale in contesti non accademici e non disdegna la frequentazione dei cantieri, a stretto contatto con le maestranze da cui impara la sapienza del “fare”. Il giovane Gaudì non è ancora conosciuto quando nel 1883 viene incaricato da Manuel Vicens, facoltoso fabbricante di laterizi, di progettare la sua casa.
Con un linguaggio originale Gaudì mescola suggestioni arabeggianti e decorazioni floreali, in un tripudio di mattoni e maioliche smaltate che conferisce all’insieme un forte effetto di colore. “la vera originalità consiste nel tornare alle origini” afferma Gaudì. Proprio in questa fase della sua cariera, in cui comincia a definire la propria linea progettuale, si adentra nel linguaggio e nelle caratteristiche dell’architettura spagnola del passato e li assimila fino a farli propri, per poi riprenderli in modo personale, trasformandoli e piegandoli a un discorso architettonico totalmente originali.
Questi in contemporanea Gaudì progetta anche la villa di campagna El Capricho, per il nobile Don Maximo. Anche in questa fantasiosa invenzione, l’architetto Catalano inserisce elementi di suggestione moresca, come la torre a forma di minareto che caratterizza il progetto. non mancano le decorazioni floreali, qui affidate sopratutto alle piastrelle in ceramica con fiori e foglie di girasole. nella prevalenza di laterizio e maiolica si inseriscono elementi in pietra, come le colonne dell’ingresso, e in ferro battuto.
Casa el capricho gusto medioevale
Tra gli alberi ci appare un edificio edile tra il gusto medievale neoromanico e lo stile moresco.
La leggiadra torre minareto, elemento di spicco della costruzione, si erge poggiandosi su un porticato dominato da quattro massicce colonne in pietra, che quasi nascondono l’ingresso dell’abitazione.
mattone grezzo el Capricho
Anche qui, come casa Vicens, domina la maiolica policroma integrata alla pietra e al mattone grezzo. Interessane e anche l’uso del ferro battuto per la realizzazione del parapetto della balconata alla base della torre, che riprende elementi vegetali.
Sembra in ferro battuto è l’originale balconcino con tettoia decorativa posizionata sul retro della casa. Se a casa Vicens il disegno edile delle piastrelle riportava il fiore arancione, qui troviamo il fiore giallo del girasole alternato alle foglie realizzato in rilievo su piastrelle quadrate.
Un progetto sostenibile
La pianta di questa casa è stata pensata in modo che le attività quotidiane seguissero gli spostamenti del sole. L’architetto stabili che le attività mattutine dovessero essere orientate verso sud mentre nel pomeriggio fossero orientati verso ponente. Questo suo modo di vedere è stato ripreso dai girasoli, che ruotano dove ruota il sole, ecco perché spessissimo tra gli elementi decorativi troviamo proprio i girasoli.
Questo pensiero di Gaudi è veramente eccezionale che poche aziende ormai pensano, sempre più spesso le attività di costruzioni devono informarsi sempre di più e i costi dei materiali salgono sempre non pensando alle decorazioni che potrebberò essere fatte ma facendo così il prezzo della casa costruita nei nostri anni aumenta vertiginosamente. Dobbiamo comprendere quello che la storia ci lascia come patrimonio culturale e ambientale